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Immagine del redattoreAntonio Russello

INSONNIA DEL CA770

Dormire ➩ istruzioni per l’uso:

  1. Sprofondare in una superficie confortevole

  2. Chiudere gli occhi

  3. Respirare profondamente

  4. Spegnere il cervello

  5. Entrare nella fase REM.

Pochi semplici passi che detti così potrebbero risultare piuttosto banali, ma non è sempre scontato che il riposo fisico e mentale sia così facile da ottenere, in particolar modo durante quelle fasi di vita in cui “spegnere il cervello” risulta più complicato. Probabilmente parecchi credono che si stia trattando di stupidaggini, perché, del resto, cosa diavolo ci vuole ad addormentarsi? potrebbe sembrare un gesto meccanico: trovare una posizione comoda e lasciarsi trasportare dal sonno. Purtroppo non per tutti è così semplice; nei periodi condizionati da diversi impegni, pieni di complicazioni e dubbi esistenziali, i pensieri possono rivelarsi un peso per la nostra mente, rendendoci impossibile l’(in)attività notturna.


Il sonno è una funzione della vita estremamente importante, poiché è il momento in cui l'organismo recupera le energie spese durante il giorno e non a caso un terzo della nostra vita la passiamo dormendo. Secondo quanto è emerso da un recente Congresso della Società italiana di Neurologia, tra i disturbi maggiormente evidenziati durante la quarantena è presente l’ansia, seguita dall'insonnia. La pandemia ha fortemente condizionato la salute psichica di milioni di persone, per via delle preoccupazioni in relazione alle notizie sui ricoveri e le varie ondate di contagio. Si tratta di un rapporto causa effetto, in cui ansia e depressione possono provocare la perdita di sonno oppure, a loro volta, esserne provocate.


Dall'insonnia potrebbero derivare diversi disturbi mentali e problemi psichiatrici, per cui curando essa si curano anche paranoia, allucinazioni, e i disturbi più comuni come ansia e depressione. Avete mai sentito parlare della parasonnia? Conosciuta anche come disturbo comportamentale del sonno che si palesa con manifestazioni verbali e fisiche, spesso estremamente violente. Di solito questi episodi sono associati a sogni (o incubi) e, mentre una persona dorme, può accadere che si alzi e inizi a scalciare o urlare immaginando di litigare con qualcuno. Di solito ci si ricorda perfettamente del sogno dopo essersi svegliati. Daniel Freeman, il docente di psicologia clinica a Oxford che ha guidato una ricerca sui disturbi del sonno, dichiara:

«I problemi di sonno sono molto comuni nelle persone con disturbi mentali, ma per troppo tempo l’insonnia è stata banalizzata come puro sintomo di difficoltà psichiche, piuttosto che una delle cause. Il nostro studio ribalta questa vecchia idea mostrando che l’insonnia può davvero contribuire all’insorgere di disturbi mentali. Aiutare le persone a dormire meglio potrebbe essere un primo passo importante per affrontare problemi psicologici ed emotivi».

Cosa ci inventiamo per dormire?

Durante la notte, molta gente nel mondo tenta di addormentarsi a un orario “decente” perché tra qualche ora una sveglia squillerà. Diversi sono i tentativi forzati senza ottenere successo (soprattutto quando non sentiamo minimamente quel senso di fatica addosso che in questi casi aiuterebbe), e dopo un risvolto tra le coperte ed un altro ci si imbatte in metodi alternativi che potrebbero in qualche modo agevolare il sonno, o intrattenerci fino a stancare le palpebre.


Un tempo le nonne ci consigliavano di contare le pecore, oggi magari qualcuno preferisce leggere un libro, guardare un film, i più fortunati praticano del buon sesso ma, chi di noi non si è ritrovato inspiegabilmente a osservare i tizi che costruiscono capanne con l’argilla? Ebbene, si tratta dei The Survival, un gruppo di ragazzi cambogiani che ha addirittura ricevuto un premio per aver conquistato quasi 2 milioni di iscritti nel loro canale Youtube. L'abilità di questi rudimentali costruttori nel realizzare opere architettoniche a piedi nudi, con l’utilizzo di canne di bambù e attrezzatura primitiva gli ha garantito un enorme successo, anche grazie a una serie di video semplici e quasi rilassanti, che in molti guardano di notte sul proprio smartphone proprio quando non riescono a dormire. Eccone uno:


Foto in occasione del premio "Pulsante d'oro"

I video “ASMR”

Alcune persone, sono sensibili a dei suoni come per esempio quello di una voce particolarmente calda che sussurra qualcosa oppure, sembrerebbe all’apparenza più assurdo, il rumore di una bocca che mastica cibi di diversa consistenza. Questi suoni riuscirebbero a suscitare un formicolio, o una sensazione piacevole e di rilassamento, provocando la cosiddetta ”ASMR”, una particolare risposta sensoriale che stimola l’udito. Lo sfruttamento delle sensazioni piacevoli che derivano dall’ascolto di questi suoni è un fenomeno diffuso sul web ormai da diversi anni: c’è chi ottiene milioni di visualizzazioni con i video realizzati,

alcuni hanno fatto del sussurrare parole o suoni in un microfono un lavoro.


La sigla ASMR sta per “Autonomous sensory median response”, che tradotto vuol dire “risposta autonoma del mediano sensoriale”. L’acronimo indica una sensazione di formicolio percepita sulla nuca o sul collo e che può diffondersi verso la spina dorsale, accompagnata da una sensazione di benessere. L’autrice del canale YouTube più seguito sull’ASMR la definisce come la “pelle d’oca del cervello“. La sigla non è nata in ambito scientifico – anche se ormai è utilizzata in ambito psicologico – ma è stata coniata da Jennifer Allen, la creatrice di un gruppo Facebook dedicato a chi vuole sapere di più sull’ASMR. I primi video a tema ASMR risalgono al 2010 e da allora la sigla si è diffusa moltissimo, divenendo secondo Google un termine ricercatissimo, YouTube stima che ci siano circa 45 milioni di video a tema ASMR sulla propria piattaforma. In Italia il canale YouTube più numeroso è quello di Chiara ASMR, che conta più di 855.000 iscritti ogni giorno in continua crescita.


In tempi recenti alcuni psicologi hanno scoperto che questi video, nell'agevolare il sonno, venivano utilizzati da molti utenti per alleviare patologie fisiche e mentali e hanno deciso quindi di approfondire le ricerche. Da un primo studio esplorativo del 2015 è risultato che chi guarda questi video lo fa principalmente per addormentarsi, rilassarsi e alleviare lo stress, e che ciò che attiva di più l’ASMR sono i sussurri, movimenti specifici come dita che tamburellano oggetti, di solito lentamente e in modo ripetitivo e ipnotico. Non tutti i partecipanti erano stimolati dagli stessi suoni, e anche l’intensità della sensazione variava da persona a persona.



I consigli degli esperti

Nonostante quanto detto in precedenza, gli specialisti di medicina del sonno suggeriscono di evitare gli schermi luminosi prima di addormentarsi, in quanto la luce a contatto con gli occhi altera il ritmo sonno-veglia a causa della produzione dell’ormone della melatonina. A influire notevolmente il sonno è anche la digestione, è per questo che per cena viene consigliato il consumo di proteine vegetali, poiché l’abbondanza di grassi o proteine di origine animale (carne, burro, uova…) ostacolano il sonno a causa di un’attività più intensa per la digestione. Da evitare anche i cibi piccanti o acidi, perché favoriscono il reflusso e disturbano il sonno. Per agevolare il sonno è indispensabile il rilassamento, per cui ad essere sconsigliata è anche l’attività fisica svolta entro le tre ore prima di andare a dormire, poiché essa favorisce l’afflusso di sangue al cervello predisponendo il corpo allo

sforzo. E infine andrebbe sfatato un tabù, quello legato all’alcol: molti pensano che esso sia un alleato del sonno, in quanto provoca sonnolenza e rilassamento. Tuttavia si tratta solo di un’impressione, perché in realtà esso (soprattutto se in quantità elevate) incide sulla produzione di serotonina e dopamina riducendo la qualità del sonno.


Buonanotte/giorno.


(Articolo scritto alle ore 5 del mattino) (Fonte immagine copertina: Pinterest, Psicoglobal)

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